Scenario economico del comparto turistico. La Sicilia s’interroga e propone


La crisi Covid‐19 ha distrutto l’intero comparto turistico nazionale e regionale; ad oggi le previsioni di fina lock‐down prospettano (nella migliore delle ipotesi) il seguente scenario: Scenario: fine lock – down al 15 maggio   L’economia italiana si è molto significativamente indebolita, con ricadute generalizzate su tutti i profili di domanda. In questo scenario la vacanza in hotel non appare più come una esigenza disvago e può essere sostituita da soggiorni brevi in strutture extra‐ alberghiere lontano dalle città principali, le quali riportano postumi del lungo periodo di lock‐ down.  Per i successivi 30 gg non si registrerà alcun dinamismo nelle prenotazioni leisure, perché il mercato è fortemente spiazzato dall’impossibilità di fare previsioni sull’estate.  Sono compromessi i sistemi di collegamento aereo anche a causa di restrizioni che l’Italia potrebbe imporre verso l’incoming da alcuni paesi ancora a rischio. Le compagnie aeree hanno tenuto a terra i velivoli per così lungo tempo che la ri‐pianificazione voli richiederà tempi di reazione significativi. Il livello delle cancellazioni delle prenotazioni on‐ the‐ book è superiore al 60% per le destinazioni mare.  La finestra  temporale  per nuove prenotazioni mare si riduce principalmente  al  periodo  30/05  –  30/06, per prenotazioni su luglio, agosto e settembre.  A causa del lungo periodo di incertezza che ha colpito il mercato domestico e quelli internazionali, il mese di giugno è compromesso. Poche strutture aperte potrebbero però raccogliere volumi delle numerose chiuse.  Agosto è il mese in cui si concentrerà in modo molto evidente la domanda domestica e la debolissima domanda estera.  Il business travel si è molto impoverito per una diffusa crisi finanziaria causata dal protrarsi dell’emergenza. Il mercato MICE del 2020, quasi del tutto azzerato per il 1° semestre, è definitivamente compromesso per gran parte del 2°.     Questo  significa  che  si  prospetta  lo  scenario  peggiore  con  cancellazioni  e  mancate  presenze che andranno oltre il 60%; non esiste dubbio che per il turismo la stagione  2020 è da considerarsi perduta e tutti ne dobbiamo prendere atto e di conseguenza  comportarci.      3 Le  principali  cause  che  generano  la  riduzione  della  domanda  nazionale ed estera.  Appare ovvio che ogni intervento si dovrà calibrare su un periodo che vada almeno  fino alla fine del 2021 (18 mesi). Le più importanti cause che genereranno una riduzione  dei volumi totali di domanda italiana ed estera, sono: 1. Riduzione monte ferie: i potenziali clienti nazionali hanno usufruito dei periodi di ferie loro spettanti, in quanto le aziende colpite dalla crisi hanno utilizzato questo strumento e quindi sarà prevedibile che in molti non potranno (allo stato attuale) usufruire di molti giorni feriali; 2. Aumento rischio long‐haul travel (viaggi a lungo raggio); 3. Riduzione capacità di spesa;  4. Riduzione booking window; 5. Indebolimento sistema di intermediazione; 6. Informazione sul riaffacciarsi dell’epidemia; 7. Contrazione offerta;  Inoltre:  la ripresa non sarà automatica come per le imprese industriali, ma dovrà fare anche i conti con gli aspetti sanitari ed epidemiologici e le paure psicologiche del turista;  le compagnie aeree, che oggi hanno praticamente messo a terra tutte le flotte, avranno bisogno di tempo per riorganizzare le tratte di trasporto aereo; 4 Il mercato di riferimento nella fase immediata di fine lock‐down.   “Dai dati emerge come il 71%  dei nostri connazionali desideri ricominciare  a  viaggiare  appena sarà  possibile, prediligendo però le mete domestiche. Il 64%, infatti, pensa a una vacanza in Italia e solo il 24%  ipotizza di recarsi all’estero.Le mete  balneari  saranno scelte dal 39%  del campione, mentre il 26%  preferirà visitare una località culturale e il 18 una destinazione montana. Distaccate dal podio, con il 9% delle preferenze, le località enogastronomiche. La grande voglia di ritorno alla vita è incominciata.1 Un sondaggio di Confturismo‐Confcommercio in collaborazione con Swg realizzato tra il 18 e il 23 marzo rileva che l’83%  degli  Italiani  faranno  vacanze  in  Italia;  il  16%  teme  però  di  non  avere  una  disponibilità economica sufficiente per farla; il 44% degli intervistati la  farebbe se potesse detrarre parte del suo costo.2  Da questo bisogna ripartire per i prossimi mesi, non abbiamo altro!                                                              1 ‐ Incoming 31.03.2020 2 ‐ fonte confturismo – confcommercio 31.03.2020 5

PROPOSTE OPERATIVE PER IL PROGRAMMA.  1. Attivazione  ed  erogazione  immeditata  di  prestiti  di  emergenza  con  garanzia totale da parte dello Stato  a valere sul Fondo di Garanzia PMI, con procedure veloci e non soggette ad alcuna condizionalità e valutazione  di rating,  inclusive anche delle aziende in stato di difficoltà o con crediti  deteriorati, tramite affidamenti di cassa, commisurata alle necessità delle aziende, con semplice autocertificazione per un ammontare del 25% del  fatturato  dell’anno  2018,  con  un tasso  di  interesse  pari  allo  0%, come desumibile dai bilanci ufficiali delle aziende, rimuovendo qualsiasi limitazione derivante dalla applicazione del regime “de minimis” relativa agli aiuti di stato; 2. Inibire  le  eventuali  procedure  di  protesto che nel frattempo ne potrebbero derivare; 3. la sospensione del pagamento di qualsiasi tributo o tassa per l’intero anno  2020; 4. Agevolazioni  per  le  assunzioni, al fine di rilanciare l’occupazione, esonerando le aziende dal pagamento dei contributi per un periodo di 36 mesi, e renderle – soprattutto – stabili nel tempo.   5. l’immediata erogazione dei sussidi e della cassa integrazione per i nostri collaboratori entro il 15 aprile con l’anticipazione da parte delle banche; 6. l’utilizzo delle somme nella disponibilità della regione Siciliana attualmente nella dotazione dei Fondi Strutturali Europei.  6 Ristrutturazione dell’offerta turistica.  Il mondo del turismo non sarà più quello che siamo abituati a conoscere; è quindi necessario redigere un piano organico di intervento e finanziamento per tutte le imprese della filiera del turismo, articolato almeno su 24 mesi, con il 50% a fondo perduto, con un preammortamento di almeno 9 mesi e che abbia come obbiettivo la ripresa delle attività, dell’offerta turistica Regionale che: 1. preveda un  elevato  livello  di  informatizzazione  e  di  ricorso  alle  TIC (Tecnologie della Informazione e Comunicazione),   2. avere sufficiente  elasticità per assorbire i contraccolpi delle previste  ricadute  della  crisi  pandemica ed il rischio di nuovi lock‐down, anche parzializzati su porzioni del territorio, 3. preveda finanziamenti  alle  imprese  per  la  loro  riconversione  e  ristrutturazione per soddisfare le nuove esigenze di sicurezza e confort  sanitario  della  clientela (ristrutturazioni edilizie, di attrezzature e dotazioni, di servizi);  4. prevedere  nuovi livelli formativi del personale e delle risorse umane per fare fronte alle diverse sensibilità del turista. 5. Creazione di un tavolo di concertazione presso la Regione nel quale, con il coinvolgimento diretto degli operatori, si rediga il piano. 7 Rilancio della domanda.  1. La predisposizione di un adeguato piano regionale di comunicazione e di  marketing finalizzato alla sensibilizzazione dei flussi turistici  italiani ed esteri per riconquistare i segmenti di mercato persi con la crisi; 2. Concordare e predisporre con ENIT gli idoeni strumenti per la promozione  e comunicazione dei territori,   3. Prevedere la possibilità per coloro che hanno usufruito delle ferie “obbligate” a causa della pandemia, di fruire di una settimana di ferie  aggiuntive alfine di permettere di fare una vacanza in Italia (voucher  vacanza).  4. Predisporre un concreto piano per destagionalizzare la domanda turistica, attraverso il sistema dell’offerta, distribuendola su periodi più lunghi, tentando quindi di protrarre quanto più possibile il “fine stagione”. 5. Potenziare  i  collegamenti  aerei con la Sicilia favorendo le compagnie aeree anche mediante incentivi economici; 6. Introduzione, per un periodo di 24 mesi, di una aliquota Iva agevolata sui soggiorni.

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